Raccogliendo la sfida lanciata dalla fondazione con il bando intitolato "Torniamo ad abitare i boschi" la squadriglia Puma del Reparto "Sirius" del Valvasone 1 si è aggiudicata il premio (un buono da 300€ per acquisti in Cooperatriva Scout Aquileia) per la miglior costruzione da campo realizzata nell'estate 2025.
Il Reparto “Alpha Centauri” del Trieste 2, il Reparto "Croce del Sud" del Porcia 1 e i Reparti paralleli "Antartica e Albe Nuove" del San Vito 1 sono stati menzionati ed hanno ricevuto in ricordo un'accetta.
Nel valutare i concorrenti di quest’anno, siamo stati divisi tra premiare l’esecuzione tecnica corretta secondo i più recenti sviluppi della tecnica pionieristica, e l’impegno dei partecipanti che spesso, in quanto E/G, imparano la tecnica medesima dalla staff di reparto e dunque non hanno colpa nel non conoscere come si faccia correttamente una legatura quadra o un treppiede a testa di capra.
Vi esortiamo dunque ad approfondire le tecniche scout, la pionieristica nell'ambito di questo concorso, ma tutte le altre similmente, per offrire ai vostri E/G un servizio competente e preparato. L’associazione offre diverse occasioni per farlo, dai campi di specialità, ai campi di competenza per gli E/G, agli stage per capi per voi staff di reparto, di branco/cerchio e di comunità R/S, e ancor più occasioni ci sono al suo esterno, presso realtà che ben più di noi sanno approfondire l’aspetto tecnico, a cui poi voi dovrete aggiungere la riflessione pedagogica tipica dello scautismo.
Presentazione in accompagnamento della candidatura:
Salve a tutti, siamo la squadriglia Puma del Valvasone 1.
A inizio anno i nostri capi hanno deciso di unire le due sq. femminili del nostro reparto; quindi ci siamo ritrovate in 8 ragazze.
Nel primo periodo abbiamo scelto di fare un’impresa che avrebbe potuto agevolarci al campo estivo. Dopo aver riflettuto a lungo sul da farsi, siamo giunte alla conclusione che sarebbe piaciuto creare una palafitta con un
prolungamento che ci permettesse di tenere anche gli zaini.
Gli anni precedenti le sq erano meno numerose, di conseguenza gli zaini restavano all’interno della tenda, ma con questo notevole aumento di squadriglieri gli spazi si sarebbero ridotti.
Durante l’anno:
Abbiamo dedicato molte riunioni di sq per la sua progettazione. Alle uscite di squadriglia, organizzate da noi, abbiamo ritagliato la maggior parte del tempo per allenarci con legature e nodi, così che ognuna di noi fosse pronta a svolgere il ruolo a lei assegnato per la realizzazione. Abbiamo valutato il materiale nell’eventualità che servisse dell’autofinanziamento. Andando alla ricerca nel nostro magazzino in realtà c’era tutto ciò che ci serviva. L’anno precedente le squadriglie erano tre, di conseguenza noi Puma avevamo a disposizione anche tutto il materiale che in principio apparteneva alla squadriglia che a inizio anno è stata inglobata alla nostra. Alle attività del sabato abbiamo dedicato del tempo per provare la struttura così da essere ancora più preparate e reattive al campo estivo.
Legature e nodi su cui ci siamo esercitate:
nodo piano
gassa d’amante
nodo rete
nodo tirante
fasciatura
legatura quadra
nodo paletto/parlato
asola semplice
asola mobile
Al campo (struttura):
Il primo giorno di campo, dopo aver scaricato tutto il materiale dai camion, ci siamo messe al lavoro. Avevamo deciso precedentemente le coppie per fare i treppiedi e quindi la loro realizzazione è stata molto rapida. Una volta pronti, li abbiamo alzati, posizionati e messi in bolla (a causa del terreno dissestato questo passaggio ci ha portato via abbastanza tempo). Abbiamo unito i treppiedi con complessivamente 6 travi, che abbiamo fissato tra loro con delle legature quadre. All’interno della sq c’era chi non amava molto l’altezza e soffriva di vertigini, ma ha dato ugualmente il suo contributo nelle legature tirando i cordini dal suolo. Una volta fatto ciò abbiamo portato la prima parte del tavolato sul telaio che lo avrebbe sostenuto, per poter facilitare la costruzione del prolungamento e per la nostra sicurezza. In seguito metà di noi erano sedute sul tavolato mentre l'altra metà era in loro corrispondenza a terra. Con queste disposizioni abbiamo fatto le fasciature che congiungevano i 4 travi del telaio ai 4 travi del telaio del prolungamento. Fatte le fasciature abbiamo piantato 2 pali verticali (centralmente) all’altezza della parte finale dei travi del telaio precedentemente citato. A quel punto abbiamo fissato i pali verticali con il palo trasverso, il quale era a sua volta (sempre con delle legature quadre), legato al telaio del prolungamento. L’ultimo passo per finire la struttura della nostra palafitta era fissare il tavolato. Per fare ciò abbiamo accostato le tavole partendo dal prolungamento, le abbiamo unite tra loro e ai travi tramite un cordino di 3mm. La struttura era finalmente pronta, mancava soltanto la tenda al di sopra. Tre di noi si trovavano sulla palafitta per alzare e posizionare la paleria (alla quale avevamo già agganciato catino e sovratelo), le altre cinque erano sul suolo per piantare i picchetti e per tirare e fissare i tiranti degli angolari. Una volta stabile la paleria, due di noi sono rimaste su per darle un sostegno maggiore e il resto della squadriglia si è dedicato ai tiranti del catino e del sovratelo (abbiamo usato in entrambi i casi il nodo tirante). Il prolungamento era coperto dall’abside del sovratelo e ciò permetteva anche ai nostri zaini di essere protetti dall’umidità.
Visto che siamo una squadriglia numerosa a inizio anno avevamo pensato di costruire 2 tavoli: uno fisso a terra, a incastro sul quale mangiare e uno sospeso (a 1m da terra circa) da utilizzare come base da lavoro.
Motivazione della giuria:
Cara Sq. Puma, grazie per aver partecipato al V concorso di pionieristica e complimenti per averlo vinto.
Abbiamo apprezzato che il lavoro con il quale avete partecipato sia stata la vs. impresa di Sq e che ci abbiate dedicato molto tempo per imparare e perfezionare la tecnica. Molto apprezzabile l'attenzione al fatto che tutti abbiano avuto un ruolo nella costruzione e che ci sia stata una così precisa e dettagliata suddivisione dei compiti. Bene anche l'elenco dei materiali e il progetto cartaceo. Lodevole anche il lavoro di preparazione svolto nel corso dell'anno.
Probabilmente la partecipazione a qualche campo di specialità o di Competenza vi avrebbe ulteriormente aiutate.
Alcune osservazioni:
la legatura dei treppiedi è sbagliata e il 3° palo non deve rimanere a penzoloni. Potete in alternativa effettuare una legatura a fasciatura, o una legatura “testa di capra” corretta;
sarebbe stato più sicuro far sporgere un pochino di più i montanti della scala e suddividere diversamente lo spazio tra i gradini riducendolo spostando in basso l'ultimo gradino che in quella posizione di fatto è inutile;
manca un parapetto per limitare il rischio di caduta verso il basso;
bene aver utilizzato il cordino avanzato per una catenella di galera, decisamente più gradevole alla vista di un cordino penzolante;
se le basi dei treppiedi non sono piantate nel terreno c'è il ragionevole rischio che un semplice urto ne possa compromettere la stabilità. Per evitare questo rischio, l'unico modo efficace è fissare dei traversi che impediscano l'allargamento accidentale della base; in alternativa di possono fissare le punte dei treppiedi a terra con dei lunghi picchetti.
Presentazione in accompagnamento della candidatura:
Quest’anno partecipiamo al concorso con una costruzione di Reparto: il nostro alzabandiera. Il tema del campo di quest’anno era Pirati dei Caraibi ed è quindi sorta quindi l’idea di progettare un alzabandiera a forma di nave, sia per sfidarci in qualcosa di nuovo che per cercare di integrarlo nell’ambientazione.
Il progetto è stato ideato dal pattuglino costruzioni prima del campo, composto da guide ed esploratori e supervisionato da un capo. Una particolarità del posto campo di quest’anno (Pian Fontana, sopra a Cimolais) era l’incertezza e la difficoltà nell’essere raggiunto con il materiale, vista l’incognita dell’attraversamento di un corso d’acqua; quindi, ci siamo premurati di non esagerare con quantità e dimensioni dei pali da utilizzare. Ne è risultato un progetto che prevedeva una piattaforma rialzata sostenuta da due treppiedi, con tre pennoni a rappresentare gli alberi
della nave. In fase di progettazione abbiamo escluso la possibilità di fissare pali con buchi nel terreno o picchetti per non intaccare il manto erboso: i treppiedi sono bloccati con traversi ed i pennoni fissati in posizione verticale con delle legature quadre nei punti di appoggio sui pali che connettono i due treppiedi. Il pennone centrale spicca sugli altri due in altezza grazie alla fusione di due pali più corti, mentre per la piattaforma/ponte della nave abbiamo posato e fissato delle assi con spago di canapa su tre supporti, due in corrispondenza dei treppiedi alle estremità ed uno in centro, per garantire solidità. Vista la semplicità del progetto, abbiamo scelto di rendere i volumi della barca più riconoscibili utilizzando delle decorazioni con il cordino: abbiamo fissato degli anellini di metallo lungo i pali che delimitavano il profilo della barca dal lato dell’osservatore e passato la corda con un motivo a zig-zag dentro a questi.
Siamo soddisfatti del risultato perché nonostante le dimensioni ridotte si è dimostrato funzionale ed adatto a più sfaccettature della vita di Reparto; infatti, non è stato solo uno sfondo per i momenti di quadrato, ma è stato sfruttato come tassello per i momenti di gioco e ambientazione piratesca del campo. Anche se non si può dire che un alzabandiera a forma di barca sia un’idea del tutto originale, per noi è stata una novità. Rimaniamo in attesa del vostro feedback su cosa si poteva migliorare!
Motivazione della giuria:
Grazie per aver partecipato al V concorso di Pionieristica (per la terza volta!).
Abbiamo apprezzato che la vostra costruzione sia molto riconoscibile come barca, anche grazie al rispetto delle proporzioni e all’uso del cordino per delineare l’area dello scafo. Probabilmente un uso ancor minore di pali avrebbe consentito una resa ancor di più pulita.
Le legature sono nel complesso buone, nonostante qualche errore; è buona norma che i traversi con funzione strutturale poggino sopra i pali e non siano appesi sotto solo grazie alla resistenza del cordino.
Se le basi dei treppiedi non sono piantate nel terreno c'è il ragionevole rischio che un semplice urto ne possa compromettere la stabilità. Per evitare questo rischio, l'unico modo efficace è fissare dei traversi che impediscano l'allargamento accidentale della base; in alternativa di possono fissare le punte dei treppiedi a terra con dei lunghi picchetti.
Presentazione in accompagnamento della candidatura:
Sono Giorgia una guida del gruppo Porcia 1 e faccio parte del Reparto Croce del Sud.
Quest'anno uno dei miei obbiettivi è stato prendere la specialità di Omnia e una delle cose per farlo era progettare l'alzabandiera e il portale per il campo estivo.
In seguito mi è tornato in mente il concorso e l'ho proposto ai miei capi reparto.
In allegato ci sono le foto dell'alzabandiera e del portale.
L'alzabandiera ha una forma triangolare, le gambe sono treppiedi per non fare buchi nel terreno. Il pianale non è perfettamente simmetrico ma abbiamo cercato di usare i pali che avevamo in sede piuttosto di comprarne altri tutti uguali ovviamente.
Per costruire tutti quelli che potevano hanno dato una mano e abbiamo finito di costruire abbastanza velocemente. Anche i capi hanno collaborato, sia per avere un aiuto tecnico, per legature e nodi, sia per avere un aiuto fisico perché alcuni pali erano veramente pesanti, il loro è sempre un aiuto prezioso comunque.
La stessa cosa vale per il portale, l'aiuto dei capi c'è stato.
Il progetto del portale consisteva nel farlo con le canne di Bamboo ma mentre lo stavamo costruendo una si è rotta e abbiamo dovuto cercare una soluzione. La soluzione allora è stata quella di prendere tutti i pali avanzati dalle costruzioni di squadriglia e dell'alzabandiera e provare a fare lo stesso progetto con pali diversi.
Dalle foto si può vedere benissimo che non è venuto drittissimo questo portale, ma il fatto di aver un po' improvvisato cercando pali nuovi e sicuramente non perfettamente dello stesso spessore o misura l'ha fatto diventare "unico" nel suo genere.
A noi è piaciuto molto costruirli e viverli perché erano grandi costruzioni fatte con le nostre mani e fatte tutti insieme.
Anche se i progetti sono stati pensato e proposti da me, come ho già detto il lavoro è stato fatto di reparto.
Buona caccia
Motivazione della giuria:
Grazie a te Giorgia per aver spinto il reparto a partecipare al V concorso di Pionieristica.
Abbiamo apprezzato la capacità di adattare la costruzioni in base alla disponibilità di materiale al campo, e che la partecipazione al concorso derivi da un percorso di specialità individuale che ha saputo coinvolgere tutto il reparto.
Alcune osservazioni:
Le legature sono spesso imprecise o sbagliate e anche la scelta del cordino è inappropriata per diametro e lunghezza, e qualora dovesse avanzare, è opportuno nascondere l’eccesso. Ricordiamo che è comunque possibile calcolare in anticipo il cordino necessario alle legature quadre, prendendo la circonferenza sulla diagonale dell’incrocio dei pali e moltiplicando questo valore per 8-9, a seconda del nodo utilizzato per iniziare la legatura.
Alla piattaforma manca il parapetto di sicurezza;
Similmente, e per le medesime ragioni di sicurezza, i montanti della scala dovrebbero uscire di 80 - 100 cm dal piano di calpestio della piattaforma per consentire una movimentazione delle persone in sicurezza.
Se le basi dei treppiedi non sono piantate nel terreno c'è il ragionevole rischio che un semplice urto ne possa compromettere la stabilità. Per evitare questo rischio, l'unico modo efficace è fissare dei traversi che impediscano l'allargamento accidentale della base; in alternativa di possono fissare le punte dei treppiedi a terra con dei lunghi picchetti.
Da un punto di vista del bilanciamento estetico della struttura dell’alzabandiera, la base così massiccia avrebbe probabilmente richiesto dei pennoni più slanciati in altezza. Probabilmente questi non erano disponibili in sede di campo.
Presentazione in accompagnamento della candidatura:
Da molti anni nel nostro reparto non veniva realizzato il portale del campo estivo, prediligendo invece altre costruzioni (es. alzabandiera, palafitte). Quest'anno, essendo ospiti presso la Base Scout Muinta, non avevamo la disponibilità di portare i nostri pali; oltre al fatto che l'alzabandiera era già presente.
Abbiamo quindi deciso di usufruire dei pali della Base per fare qualcosa di nuovo, che rispecchiasse l'ambientazione del CE (Pirati dei Caraibi).
La costruzione è costituita da due elementi simmetrici che formano, in modo stilizzato, la prua e la poppa di una nave. Questi due elementi sono costituiti da due bipiedi (uno maggiore e uno minore), che incastrati l'uno nell'altro grazie al principio del Ponte di Leonardo diventano autoreggenti.
Essendo un portale, era necessario creare un elemento che facesse da varco: per questo abbiamo sfruttato gli elementi verticali (alberi maestri) con l'aggiunta di un elemento orizzontale che stabilizzasse e che fungesse da stipite (utile a reggere il cartello d'ingresso). Questo elemento centrale è ulteriormente fissato da quattro tiranti, e poi da due pali posti in diagonale che mettono in quadro la struttura.
Il progetto nasce con la volontà di rispondere a due necessità: creare una costruzione da campo scenografica ma allo stesso tempo stilizzata così da necessitare di pochi pali per la realizzazione.
Le legature utilizzate sono:
- fasciatura bipiede
- legatura a testa di capra
- legatura quadra
- nodo bolina e nodo tirante (per i tiranti)
Inoltre, alcuni dei materiali utilizzati sono materiali di recupero che abbiamo trovato nel magazzino della nostra sede:
i teli, per ricreare le vele della nave
pannello di legno, per la scritta 'Tortuga'
per i tiranti abbiamo sfruttato corde che somigliassero alle cime di una nave
bandiere colorate (una per ogni squadriglia), tessuti presenti nella cassa dei costumi di ambientazione
Il progetto è stato realizzato dalla Capo Unità, per poi essere costruito dai ragazzi del ConCa nel giorno di precampo (con il coordinamento dei capi reparto).
Motivazione della giuria:
Grazie per aver partecipato al V concorso di Pionieristica.
Complimenti per l’idea della costruzione, ambientata, e per aver iniziato da un modellino, sempre molto utile sia in fase di progettazione, sia in quella di realizzazione, per verificare come saranno nella realtà le sovrapposizioni dei pali, che talvolta nei progetti sono semplici linee intersecanti senza una precisa dimensione in larghezza.
Alcune osservazioni:
la struttura è poco caratterizzata e, dalle foto, è difficile riconoscere che si tratti di una galeone dei pirati. Forse un gioco di corde avrebbe potuto disegnare un po' meglio i contorni dello scafo.
Le vele potevano essere tese con dei tiranti o, come nel modellino, fissate a dei traversi orizzontali più lunghi per dare l'impressione di essere esposte al vento.
I pali diagonali con le punte ad altezza viso ci paiono un po’ pericolosi.